opere: - Lewin, Teoria dinamica della personalità (1935), tr. it., Editrice Universitaria, Firenze 1965.
Lewin, Principi di psicologia topologica (1936), tr. it., OS, Firenze 1961.
La teoria del campo
“ (..) Al centro del campo c’è la persona. La persona e il campo vengono attraversati da un insieme di forze che si configurano come tensioni; diverse per direzione, per valenza, per potenzialità emotiva, per carica espressiva e per capacità di coinvolgimento.
Il comportamento è originato da questa totalità di fattori interdipendenti, e quindi, in buona sostanza, dalla totalità dinamica della situazione così come si determina in un dato momento.
Lewin prova a dare una rappresentazione simbolica della sua teoria, con la formula, diventata ormai celebre:
C = f (P,A)
dove (C) sta ad indicare i comportamenti, che sono funzione (f) degli spazi di vita a loro volta costituiti dalle persone (P) e dagli ambienti (A)
Ecco, in sintesi, i punti nodali della teoria di K. lewin:
La totalità è ben diversa dalla somma delle parti che la compongono, ed ha qualità e dinamiche sue proprie. In questo K. Lewin mostra e conferma la sua piena partecipazione alla “scuola” della Gestalt
Il campo è costituito da un insieme di forze, tensioni, relazioni e processi. E già qui, per questa evidente e forte proiezione dinamica, K. Lewin si porta decisamente al di là della Gestalt Theory.
La persona non è esterna al campo, ma è al suo centro. Anzi, è essa stessa costitutiva del campo.
Il comportamento è funzione dello stato della persona e dell’ambiente.
Ogni comportamento va analizzato hic et nunc (il passato è reso presente dalla memoria);
Nel campo, l’ambiente (o contesto) è, al tempo stesso, soggettivo ed oggettivo.(..)”
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