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L’analisi e la classe - a cura di Ferdinando Dubla

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sabato 7 dicembre 2019

l’olismo nella teoria del campo di Kurt Lewin


biografia: - Nel 1933 Lewin emigrò negli USA (da ebreo e socialista, emigrò a causa del nazismo), dove fu accolto dalla Cornell University, donde, più tardi, si sarebbe trasferito all'Università dello Stato dello Iowa. Fu infine anche ad Harvard ed al MIT. Parallelamente, fu ricercatore e consulente presso numerose istituzioni pubbliche e private, con colleghi che si erano riuniti attorno al Research Centre for Group Dynamics, che egli diresse fino alla morte, nel 1947. Notevole fu poi la sua collaborazione con l'amica Margaret Mead, nota antropologa celebre per i suoi studi alle isole Samoa. [interp. wiki]
opere: - Lewin, Teoria dinamica della personalità (1935), tr. it., Editrice Universitaria, Firenze 1965.
Lewin, Principi di psicologia topologica (1936), tr. it., OS, Firenze 1961.
La teoria del campo
“ (..) Al centro del campo c’è la persona. La persona e il campo vengono attraversati da un insieme di forze che si configurano come tensioni; diverse per direzione, per valenza, per potenzialità emotiva, per carica espressiva e per capacità di coinvolgimento.
Il comportamento è originato da questa totalità di fattori interdipendenti, e quindi, in buona sostanza, dalla totalità dinamica della situazione così come si determina in un dato momento.
Lewin prova a dare una rappresentazione simbolica della sua teoria, con la formula, diventata ormai celebre:
C = f (P,A)
dove (C) sta ad indicare i comportamenti, che sono funzione (f) degli spazi di vita a loro volta costituiti dalle persone (P) e dagli ambienti (A)
Ecco, in sintesi, i punti nodali della teoria di K. lewin:
La totalità è ben diversa dalla somma delle parti che la compongono, ed ha qualità e dinamiche sue proprie. In questo K. Lewin mostra e conferma la sua piena partecipazione alla “scuola” della Gestalt
Il campo è costituito da un insieme di forze, tensioni, relazioni e processi. E già qui, per questa evidente e forte proiezione dinamica, K. Lewin si porta decisamente al di là della Gestalt Theory.
La persona non è esterna al campo, ma è al suo centro. Anzi, è essa stessa costitutiva del campo.
Il comportamento è funzione dello stato della persona e dell’ambiente.
Ogni comportamento va analizzato hic et nunc (il passato è reso presente dalla memoria);
Nel campo, l’ambiente (o contesto) è, al tempo stesso, soggettivo ed oggettivo.(..)”
dall’articolo-saggio di Nicola Paparella, già professore emerito di Pedagogia dell’Universita’ di Lecce, integrale qui:
http://nuovadidattica.lascuolaconvoi.it/…/la-teoria-del-ca…/

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admin.: prof. Ferdinando Dubla

foto: introduzione alla psicologia sociale, schema



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