di Aldo Masullo
Giordano Bruno, maestro di anarchia” (2016)
“ E’ il vero fondatore della modernità. Di questo pensatore noi italiani dovremmo essere più orgogliosi di quanto si sia. Perché la tesi bruniana dell’infinità dell’universo, dell’infinità dei mondi, trasferita sul piano antropologico, significa che gli uomini sono tutti uguali. Come nell’universo fisico nessun punto è il centro, ma ogni punto è centro, così nell’universo umano: nessun uomo ha una sua particolare supremazia sugli altri, tutti hanno la stessa dignità. Questa non è soltanto l’estensione al piano antropologico dell’idea cosmologica dell’infinità dei mondi. Bruno lo dice chiaramente: ogni uomo è un mondo. Testuali parole. Allora se ogni uomo è un mondo, se ogni mondo è centro, non esiste più un’architettura verticale del potere. Il potere non viene dall’alto verso il basso…”.
“Il Nolano pensa insieme l’idea cosmologica e il principio etico, che fondano la modernità politica, la forma democratica dell’ordine civile. Per lui ogni individuo umano, in quanto centro irriducibile tra infiniti centri irriducibili, con cui non può non essere sempre aperto a comunicare, è portatore di responsabilità piena. Ma proprio perciò nessun capo è assoluto. L’ordine umano è anarchico.
C’è ordine in una società, solo quando tutte le diversità sono ugualmente rispettate. La dignità umana comporta il rifiuto dell’unità e la ricerca dell’unione. (..)
Il pensiero di Bruno è il canto della ragione, la quale non può rinunciare alla prospettiva in cui la sua essenza consiste. Se non pensiamo la questione dei ‘diritti umani’ come centrale struttura problematica del presente, non possiamo comprendere il nostro tempo nei nostri pensieri. Tra la struttura problematica del tempo di Bruno, in cui egli pensa la ragione intendendola come paritaria dignità degl’infiniti centri di soggettività, e la struttura problematica del tema dei ‘diritti umani’, in cui noi oggi pensiamo il nostro tempo, l’analogia è evidente. È questo uno dei motivi per cui Bruno, nel suo tempo, ci è compagno, nel nostro tempo.”
Aldo Masullo, filosofo avellinese di statura internazionale, fenomenologo, di idee profondamente democratiche, scomparso a 97 anni il 24 aprile u.s. è stato anche un grande estimatore e studioso del pensiero di Giordano Bruno. Al grande Nolano ha dedicato uno dei suoi ultimi studi: “Giordano Bruno, maestro di anarchia”, ed. Saletta dell’Uva, 2016, una lettura “bruniana” dello stesso Giordano Bruno, e per questo, dunque, originale.
vedi http://www.irpinianews.it/il-filosofo-irpino-aldo-masullo-firma-giordano-bruno-maestro-di-anarchia/
L’idea di fondo che ha mosso sempre Masullo nella sua ricerca è che l’umano è contrassegnato dalla non separatezza degli individui, dalla loro relazione, una concezione olistica della natura e dell’essere umano e della natura dell’essere umano. ~ fe.d.
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