Subaltern studies Italia

L’analisi e la classe - a cura di Ferdinando Dubla

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venerdì 12 settembre 2025

EDIT MAOISMO CRITICO

 

[IT., CINESE, HINDI, ENGLISH]


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Edit.:

Non è tempo di liturgie, di culti della personalità, di schematismi politici. Forse non lo è mai stato, una chiave caricaturale in formule e riti di una grande personalità della storia e rivoluzionario, statista e filosofo comunista. Senza dogmatismi, fu  Ranajit Guha, il fondatore dei Subaltern studies, a studiare il “maoismo” delle rivolte contadine dell’Asia meridionale come architrave politico-ideale di una civiltà rurale di subalterni in cerca della voce della storia.

È il tempo dello studio critico e della ricerca, anche per trovare la strada che, tra Oriente ed Occidente, porta alla trasformazione rivoluzionaria. E infatti lo stesso Guha la trova anche in Gramsci. Non è una ricerca neutra, non è spazio accademico (o solo accademico), ma analisi per il presente. Che vede l’emersione di un grande paese, la Cina, che non sarebbe quella che è oggi senza la costruzione maoista.

 

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Cinese:

在不是行礼、崇拜个人崇拜和政治框架的代。或都不这样,以公式和式来史上大的人物,一个革命家、政治家和共哲学家。没有教条主Ranajit Guha, “部属研究(Subaltern Studies)始人研究了南亚农民起中的毛主”,是一个史声音的村底文明的理想政治框架。在是行批判研究和探索的西方之间带来革命性转变的道路。而事Guha也在Gramsci中找到了路径。不是一中立的研究不是一个学仅仅是学的空而是当下的分析。它见证了一个大国的崛起中国没有毛主的建它将不是今天的子。

批判的毛主是在线历志《政治劳动》和意大利部属研究的支持——迪南多·杜布拉, 哲学史学家和独立研究

 

Hindi:

यह समय अनुष्ठानों, व्यक्तित्व पूजा और राजनीतिक ढांचों का नहीं है। शायद यह कभी भी नहीं था, एक महान व्यक्तित्व, एक क्रांतिकारी, राजनीतिज्ञ और साम्यवादी दार्शनिक का सूत्रों और रीति-रिवाजों में कार्टूनिश दृष्टिकोण नहीं है। बिना किसी कट्टरपंथ के, यह रणजीत गूहा थे, जिन्होंने सबाल्टर्न स्टडीज के संस्थापक, “माओवाद का अध्ययन किया, जो कि दक्षिण एशियाई किसान विद्रोहों की राजनीतिक-आदर्श नींव के रूप में, एक निम्नवर्गीय संगठित ग्रामीण सभ्यता जो इतिहास की आवाज खोज रही थी। यह आलोचनात्मक अध्ययन और अनुसंधान का समय है, पूर्व और पश्चिम के बीच वे रास्ते खोजने हेतु जो क्रांतिकारी परिवर्तन की ओर ले जाते हैं। यह अन्वेषण तो तटस्थ है, ही महज अकादमिक, बल्कि वर्तमान के लिए एक विश्लेषण है। जो एक महान राष्ट्र के उदय को देखता है, चीन, जो कि माओवादी निर्माण के बिना आज का नहीं होता।

सामाजिक माओवाद ऑनलाइन ऐतिहासिक पत्रिकाराजनैतिक काम और सबाल्टर्न स्टडीज इटली का समर्थन पृष्ठ है - फर्डिनेंडो डब्ला, दार्शनिक इतिहासकार और स्वतंत्र शोधकर्ता

 

Inglese:

This is not a time for liturgies, personality cults, or political schematisms. Perhaps it never was, a caricatural key in formulas and rites for a great personality in history, revolutionary, statesman, and communist philosopher. Without dogmatism, it was Ranajit Guha, the founder of Subaltern Studies, who studied the “Maoism” of South Asian peasant revolts as the political-ideal framework of a rural subaltern civilization seeking the voice of history. It is a time for critical study and research, even to find the path that leads to revolutionary transformation between East and West. Indeed, Guha also finds this path in Gramsci. It is not a neutral search, not merely an academic space, but an analysis for the present. It witnesses the emergence of a great country, China, which would not be what it is today without Maoist construction.

 

Critical Maoism is the support page of the online historical magazine Lavoro Politico and of Subaltern Studies Italia - Ferdinando Dubla, philosopher historian and independent researcher 



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lunedì 8 settembre 2025

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE FONTI MAOISMO CRITICO

 



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MA NON E' UN PRANZO DI GALA - Gramsci e Mao sul concetto di rivoluzione

 

 

Edgar Snow

Red Star Over China (varie edizioni, Londra, New York, 1937–1944). Reprinted Read Books, 2006; Hesperides Press, 2008, (trad. it. Stella rossa sulla Cina. Storia della rivoluzione cinese, Il Saggiatore, 2016).

Red China Today: The Other Side of the River. Gollancz, Londra, 1963. Nuova edizione, Penguin Books, 1970 (trad. it. L'altra riva del fiume. La Cina oggi, Einaudi, 1968).


The Long Revolution. Random House, 1972 (trad. it. La lunga rivoluzione, Einaudi, 1973).


Jacques Guillermaz

Storia del Partito comunista cinese 1921/1949, Feltrinelli, 1970

Il Partito comunista cinese al potere 1949/1972, Feltrinelli, 1973

 

Guido Samarani

Mao Zedong. Il Grande Timoniere che guidò la Cina dalla rivoluzione al socialismo, Salerno ed., 2024

 

con Sofia Graziani

La Cina rossa - Storia del Partito Comunista Cinese, Laterza 2023

 

Enrica Collotti Pischel

Storia della rivoluzione cinese, Editori Riuniti, 1972

Le origini ideologiche della rivoluzione cinese, Einaudi, 1989

La Cina rivoluzionaria - Esperienze e sviluppi della “Rivoluzione ininterrotta”, Einaudi, 1965

 

Renata Pisu

Le cause della rivoluzione cinese, Milano, ISEDI, 1977

traduzione de Jerome ChenMao Tse-tung e la rivoluzione cinese, Firenze, Sansoni, 1966

 

Mao Ze Dong  Rivoluzione e costruzione. Scritti e discorsi 1949-1957. A cura di Maria Arena Regis e Filippo Coccia; Einaudi, 1979

 

Mao Tse Tung, Opere, 25 voll., Edizioni Rapporti Sociali, 1991-1994 



Mao Tse Tung, Sull'esperienza storica del socialismo - Scritti 1956, a cura di Ferdinando Dubla (saggio introduttivo A PROPOSITO DELLE DUE CATEGORIE STORICO-POLITICHE DELLO STALINISMO E DEL MAOISMO IN AMBITO MARXISTA), Nuova editrice Oriente, 2002



  

Le citazioni di eventuali edizioni in e.book saranno specificate con le relative pag. in pos. (posizione pagina testo)

 

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lunedì 1 settembre 2025

UN GRANDE BALZO IN AVANTI. E DUE INDIETRO

 


foto generata AI

 

L'eredità della Comune di Chayashan

 

La Cina oggi: erede del fallimento del Grande Balzo in Avanti o frutto dell'influenza delle masse popolari?

La Cina contemporanea si presenta come una superpotenza globale, con un sistema economico unico che mescola centralismo socialista ed economia di mercato. Questa realtà è spesso interpretata come un risultato del fallimento totale del Grande Balzo in Avanti (1958-1963). Secondo questa visione, il \"socialismo con caratteristiche cinesi\" sarebbe attribuibile più a Liu Shaoqi (e successivamente dagli anni ‘80 a Deng Xiao Ping) piuttosto che a Mao Zedong, con Liu e Deng e le politiche ‘pragmatiche‘, meno ‘ideologiche’, che avrebbero gettato le basi per il moderno sviluppo economico.

Tuttavia, vale la pena considerare un'altra prospettiva: l'influenza duratura delle Comuni Popolari e il ruolo centrale delle masse nella storia cinese. Sebbene le Comuni siano state smantellate, l'esperienza collettiva e la mobilitazione sociale che hanno promosso potrebbero aver costituito l'identità di un 'esercito rosso' delle masse popolari. Questa mentalità collettiva e di comunità potrebbe aver lasciato un'impronta indelebile sulla cultura e la politica cinese, spingendo le popolazioni verso un percorso di adattamento e cooperazione continua, anche nel contesto di un'economia globalizzata. La ‘lunga durata’ di Mao. (fe.d.)

 

Uno dei nodi storici più ‘spinosi’ della biografia politica di Mao Ze Dong e in genere del PCC, è il cosiddetto ‘Grande Balzo in avanti’, nel periodo 1958-1962, legato a due eventi concomitanti, la penuria alimentare e la carestia e catastrofi naturali, che piegarono la popolazione cinese, in particolare rurale, proprio quella che aveva sostenuto maggiormente il processo rivoluzionario. Ma è un nodo tematico anche teorico, che si incrocia con l’autonomia rispetto al modello-URSS [modello sovietico erano state anche le repubbliche delle zone liberate (1931-1937)], il ‘paradigma’ di sviluppo impostato da Mao, le comuni popolari (e anche urbane) nelle campagne organizzate secondo l’esperienza delle ‘basi rosse’ conquistate durante il periodo rivoluzionario e in particolare del periodo di Yenan, inevitabilmente legate ad un’economia di sussistenza e non di produzione su larga scala. E dunque teorico perchè, l’indubbio fallimento degli obiettivi del piano quinquennale legato al Grande Balzo e successivamente corretti dallo stesso Partito Comunista Cinese con l’immissione di elementi mercatistici del tipo NEP, ma pensando la produzione su larga scala, significarono tour court il fallimento della forma organizzata del collettivo come rapporto sociale primario rispetto ai rapporti di produzione. Un errore alla base anche dei ‘giudizi’ (‘giudizi’, non risultati, quelli sono oggettivi, sotto gli occhi di tutti, soprattutto geopolitici) sulla Cina di oggi, fatta discendere più dalla correzione mercatista (denghista) del Grande Balzo che dall’esperienza delle Comuni popolari maoiste, dunque delle repubbliche sovietiche e delle ‘basi rosse’ rivoluzionarie. Non è così. Perchè la rivoluzione, come sosteneva Mao, è di ‘lunga durata’.

 

Il "Grande Balzo in avanti": Cronologia e Obiettivi del Secondo Piano Quinquennale (1958-1962)**

Il “Grande Balzo in avanti” fu un ambizioso tentativo di trasformazione economica e sociale in Cina, avviato nel 1958 sotto la guida di Mao Zedong. Questo provvedimento fu strettamente legato al Secondo Piano Quinquennale (1958-1962), il cui obiettivo principale era la rapida industrializzazione e modernizzazione del paese, con un'enfasi particolare sull'incremento della produzione agricola e industriale.

 

### Obiettivi del Secondo Piano Quinquennale:

1. Industrializzazione Rapida: Puntava a trasformare una società prevalentemente agricola in una potenza industriale. Si prevedeva di aumentare significativamente la produzione di acciaio e altri materiali industriali.

 

2. Aumento della Produzione Agricola: Con la creazione di comuni popolari, il piano cercava di amplificare la produzione di raccolti per sostenere la crescente popolazione urbana e l'industria.

 

3. Modello Decentralizzato: A differenza dei piani sovietici centralizzati, il “Grande Balzo in avanti” puntava sulla produzione decentrata e sull’autosufficienza tramite le comuni popolari, ispirate a esperienze di autogestione comunitaria durante la Lunga Marcia e il periodo di Yan'an.

 

### Comuni Popolari e Economia di Sussistenza:

Le comuni popolari, al centro del “Grande Balzo in avanti”, furono organizzate sulla base delle esperienze delle "basi rosse" e delle prime Repubbliche sovietiche sorte durante la Lunga Marcia (1934-1935) e il periodo di Yan'an (1936-1947). Queste entità comunitarie miravano a raccogliere migliaia di persone in unità autosufficienti, con l’intento di:

- Sostenere un’ Economia di Sussistenza: Le comuni furono inizialmente progettate per garantire la sopravvivenza delle comunità attraverso la produzione agricola locale, piuttosto che una produzione industriale su larga scala.

- Promuovere la Coesione Sociale e la Mobilitazione di Massa: Attraverso l'auto-organizzazione, le comuni popolari miravano a stimolare lo spirito rivoluzionario e la solidarietà sociale tra i contadini.

 

### Cronologia:

- 1958: Avvio ufficiale del “Grande Balzo in avanti”. Si promuove la costruzione di piccole industrie locali e forge per la creazione di acciaio.

- 1959-1961: Concomitante all’organizzazione delle comuni si abbattono calamità agricole e carestie per la popolazione contadina.

- 1961-1962: Riconoscimento dei fallimenti degli obiettivi. Iniziano le cosiddette ‘riforme’ per ridimensionare le comuni e migliorare la produzione e gestione agricola.

 

Il “Grande Balzo in avanti”, pur animato da ideali di industrializzazione rapida e autosufficienza, si scontrò con la realtà di un'economia rurale impreparata per la produzione su vasta scala senza adeguato supporto tecnico e infrastrutturale. Le comuni popolari, benché ispirate da esperienze storiche di resistenza e comunità, non riuscirono a garantire la produttività necessaria, sollevando una riflessione sostanziale sui modelli economici adottati. 



Mao spinse ulteriormente la collettivizzazione unendo le Grandi cooperative in gigantesche comuni popolari. La prima comune sperimentale fu creata a Chayashan, nella provincia dello Henan, nell'aprile del 1958



Mao e la Comune di Chayshan - foto generata AI

 

La Comune di Chayashan

 nella provincia di Henan è spesso considerata un esempio emblematico delle prime esperimentazioni delle Comuni Popolari, introdotte durante il Grande Balzo in Avanti nel 1958. Sebbene le documentazioni dettagliate sulle singole comuni possano essere limitate, ecco un quadro generale di ciò che era noto riguardo alla loro organizzazione e ai principi che le ispiravano:

 

### Comune di Chayashan

 

1. Origine e Scopo:

   - La Comune di Chayashan fu istituita come una delle prime comuni sperimentali per testare l'efficacia della nuova politica di collettivizzazione voluta da Mao Zedong. Era intesa a fungere da modello per altre comuni popolari in tutta la Cina.

 

2. Organizzazione:

   - Struttura: Come altre comuni, Chayashan aggregava diverse cooperative agricole esistenti in un'unica entità più grande, con l'intento di ottenere economie di scala e una migliore organizzazione delle risorse.

   - Amministrazione: Le comuni erano amministrate da comitati che sovrintendevano alla produzione agricola, alla gestione dei servizi comunitari e alla distribuzione delle risorse.

   - Attività: Oltre all'agricoltura, Chayashan si impegnava in progetti industriali su piccola scala, come la produzione di acciaio, in linea con la volontà politica di Mao di una rapida industrializzazione.

 

3. Vita Comunitaria:

   - Servizi Sociali: Le comuni fornivano servizi come mense comuni, istruzione gratuita e strutture sanitarie per promuovere un senso di comunità e uguaglianza tra i membri.

   - Aspetto Egalitario: La proprietà privata era abolita e tutte le risorse erano condivise, sperimentando così un comunismo ‘della vita quotidiana’.

 

### Testi di Approfondimento

 

Per approfondire il tema delle Comuni Popolari e in particolare la sperimentazione come quella di Chayashan, i seguenti testi potrebbero essere utili:

 

1. \"Tombstone: The Great Chinese Famine, 1958-1962\" di Yang Jisheng - Un'analisi dettagliata degli effetti del Grande Balzo in Avanti, compresi la creazione e il mancato sviluppo delle Comuni Popolari.

 

2. \"The Great Leap Forward, 1958-1961: Power Struggle, Three Options, and the Remaking of China\" di Frederick C. Teiwes e Warren Sun - Questo libro fornisce un'analisi approfondita sul Grande Balzo in Avanti, discutendo le diverse strategie e le implicazioni politiche dietro le Comuni Popolari.

 

a cura di Ferdinando Dubla, parte didattica  in collaborazione ChatGPT

 

In questo blog:

 

SUBALTERN IA [ChatGPT] - CATEGORIE MAOISTE

la "lunga durata" e la duplice natura della tigre imperialista

 

SUBALTERN IA [ChatGPT] - CATEGORIE MAOISTE (2)

Ribellarsi è giusto  e le contraddizioni in seno al popolo

 

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