Subaltern studies Italia

L’analisi e la classe - a cura di Ferdinando Dubla

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domenica 28 settembre 2025

LE GROTTE DI YAN'AN

 


studio di Mao nelle grotte di Yan'an

 

Il periodo di Yan'an, o Yenan, si riferisce a una fase cruciale della rivoluzione cinese guidata dal Partito Comunista Cinese (PCC) sotto la leadership di Mao Zedong. Questo periodo va dal 1935 al 1948, durante il quale Yan'an, situata nella provincia dello Shaanxi, divenne la base del Consiglio Centrale del PCC dopo la Lunga Marcia. Studiare lo studio nelle grotte di Yen’an, nello Shaanxi in Cina: per Mao e l’esercito rosso guidato da Chu Teh in realtà era una ‘ritirata strategica’. Ma qui i rivoluzionari posero le basi della nuova Cina socialista e della vittoria contro tutti, nemici e avversari, i giapponesi, aggressori, e i nazionalisti, temporaneamente e faticosamente alleati, del Kuomintang. Fu in questa temperie che Mao trovò il tempo per studiare. Nelle grotte. E scrisse i suoi saggi filosofici fondamentali, tra i quali “Sulla pratica” e “Sulla contraddizione”, avendo come punti di riferimento Marx e Lenin e le suggestioni della filosofia orientale, sulla cui conoscenza si era formato. (fe.d.)

 

LA STRADA DELLA RIVOLUZIONE PASSA DA YAN'AN



Yan’an è una città situata nel nord della provincia di Shaanxi, nella Cina centro-settentrionale. È diventata famosa come roccaforte in tempo di guerra del Partito Comunista Cinese dalla metà degli anni '30 fino al 1949. Yan’an si trova sull'altopiano del Loess, caratterizzato da terra di loess (suolo portato dal vento) profondamente incisa da gole. La città è situata sulla riva sud del fiume Yan, in una conca circondata da colline. È un crocevia stradale per il nord-est dello Shaanxi ed era una città strategica in tempi storici, essendo collocata vicino al confine tra la parte dello Shaanxi dove l'agricoltura è praticabile e le terre aride a nord che si uniscono all'altopiano dell'Ordos.

 

Snow amava la Cina, ma non quello che vedeva. Descriveva Chiang come «un debole dittatore» (definizione che in seguito avrebbe parzialmente ritrattato) e, nella sua ricerca di un’alternativa tra il Giappone imperialista e la Cina nazionalista, finì con l’interessarsi ai comunisti. Nel luglio del 1936, a pochi mesi dalla fine della “Lunga marcia” con cui le armate comuniste circondate dal KMT si ritirarono nello Shaanxi, Snow riuscì a farsi portare nel quartier generale del PCC, nel villaggio di Bao’an, a Yan’an (Yán’ān, 延安). Tra l’altro, lo fece con l’aiuto di Song Qingling, vedova del leader della rivoluzione repubblicana Sun Yat-sen, che poi sarebbe diventata Presidente della Repubblica popolare (1968-1972). Anche lei, una sua amica.

Restò lì per quasi quattro mesi, e parlò con tutti. Intervistò centinaia di contadini-soldati dell’Armata Rossa, decine di ufficiali che sarebbero diventati i più grandi quadri del partito e, ovviamente, anche Mao e Zhou. Il resoconto di quelle settimane trascorse con i militanti del PCC venne racchiuso in un libro, uscito nel 1937 e diventato immediatamente un best seller: “Stella rossa sulla Cina” (Hóngxīng Zhàoyào Zhōngguó, 星照耀中国). 

Per molti “Stella rossa sulla Cina” è stato «lo scoop del secolo». In quegli anni del PCC non si sapeva nulla, se non quello che propagandava il KMT, cioè niente di positivo. Per Snow invece i comunisti si rivelarono uomini e donne eccezionali, e vide in loro il futuro della Cina. Raccontare quello che i membri del partito pensavano e vivevano, descrivere le loro giornate e parlare delle loro speranze per il futuro fu di grande impatto, per l’epoca. Le pagine più note del reportage riguardano però la biografia di Mao. Il futuro Grande Timoniere rivelò vari aneddoti sulla sua vita privata a Snow, tanto che alcuni dei racconti presenti nel libro sono utilizzati ancora oggi, nelle biografie più recenti del leader. Il rapporto privilegiato di questo reporter americano con i vertici della Cina comunista nacque dunque così, quasi 90 anni fa, in un villaggio di contadini nello Shaanxi.



La posizione di Yan’an nello Shaanxi (Google Maps)

 

Alcuni aspetti chiave di questo periodo:

 

1. riorganizzazione e consolidamento: dopo la Lunga Marcia (1934-1935), in cui le forze comuniste furono costrette a ritirarsi e attraversare vaste distanze per sfuggire alle offensive del Kuomintang (KMT), il PCC si stabilì a Yan'an. In questa fase, Mao riuscì a consolidare il suo controllo sul partito, emarginando i suoi rivali interni e stabilendo la sua leadership indiscussa.

 

2. sviluppo ideologico: Yan'an fu un periodo di intenso sviluppo ideologico per il PCC. Mao elaborò molte delle sue idee rivoluzionarie che in seguito furono codificate nel pensiero di Mao Zedong. Tra queste, l'importanza dei contadini come forza principale della rivoluzione e la strategia di guerriglia come metodo di lotta.

 

3. educazione e cultura: Yan'an divenne anche un centro educativo e culturale. Fu istituita l'Accademia di Resistenza Antigiapponese di Lu Xun e furono promossi l'alfabetizzazione e l'educazione politica tra le masse. Le "Conferenze di Yan'an sulla letteratura e l'arte", tenute da Mao nel 1942, stabilirono le linee guida su come la cultura dovesse sostenere gli obiettivi rivoluzionari.

 

4. base per la guerra di resistenza contro il Giappone: Durante la Seconda guerra sino-giapponese (1937-1945), Yan'an servì come base operativa per la resistenza contro l'occupazione giapponese. Le forze comuniste adottarono tattiche di guerriglia efficaci contro le forze meglio equipaggiate del Giappone.

 

5. preparazione per la guerra civile cinese: dopo la fine della Seconda guerra mondiale e il ritiro delle forze giapponesi, la tensione tra il PCC e il KMT riemerse, portando alla ripresa della guerra civile cinese. Durante la permanenza a Yan'an, il PCC riuscì a rafforzare le sue capacità militari e organizzative, ponendo le basi per la loro eventuale vittoria sul KMT nel 1949.



Quartier generale a Yan’an (pres.1936) al centro Chu Teh, Mao alla sua destra

 

Il periodo di Yan'an è considerato fondamentale nella storia del PCC, in quanto segnò la maturazione ideologica e strategica del partito sotto la guida di Mao, portando infine alla fondazione della Repubblica Popolare Cinese nel 1949.



Zhou Enlai (a sinistra) e Mao Zedong (al centro) a Yan'an a metà degli anni 1930

 

Durante il periodo trascorso a Yan'an, dal 1937 al 1945, Mao Zedong scrisse diverse opere che divennero fondamentali per lo sviluppo del pensiero e delle strategie del Partito Comunista Cinese. Alcuni dei suoi scritti più noti di questo periodo includono:

 

1. Sulla pratica (1937) - In quest'opera, Mao discute la teoria della conoscenza, affrontando la relazione tra teoria e pratica e tra conoscenza e azione.

 

2. Sulla contraddizione (1937) - Mao analizza il concetto di contraddizione, che considera fondamentale per comprendere i conflitti sociali e politici, e offre una base teorica per l'analisi dialettica.

 

3. Sul fronte unito (1939) - Qui discute l'importanza della collaborazione tra diverse forze politiche e sociali per opporsi al Giappone durante l'invasione.

 

4. Nuova Democrazia (1940) - Mao delinea la visione di una società che combina elementi socialisti e democratici, specificando il suo modello di rivoluzione culturale e politica.

 

5. Sulla nuova filosofia democratica (1940) - Ampliamento dei concetti espressi nel lavoro sulla Nuova Democrazia.

 

6. Riforma nell'istruzione nel Partito Comunista (1941) - Discorso in cui Mao sottolinea la necessità di migliorare l'educazione politica all'interno del partito.

 

7. Sul governo della coalizione (1945) - Un discorso in cui Mao sostiene la necessità di una coalizione tra diverse forze politiche in Cina per il futuro del paese.

 

Queste opere furono importanti nel definire il pensiero politico e ideologico del Partito Comunista Cinese e posero le basi per le riforme che Mao avrebbe realizzato dopo la fondazione della Repubblica Popolare Cinese nel 1949.

Ecco un breve riepilogo:

 

1. Materialismo dialettico - scritto nell'estate del 1937.

 

2. Sulla pratica - Sul rapporto fra la conoscenza e la pratica, fra il sapere e il fare - completato nel luglio 1937. Questo saggio si concentra sulla teoria della conoscenza e sull'interazione dialettica tra teoria e pratica.

 

3. Sulla contraddizione - completato nell'agosto 1937. Esplora la dialettica delle contraddizioni come forza motrice dei cambiamenti nella società e nella natura.

 

4. La legge di identità della logica formale e la legge di contraddizione della logica dialettica - scritto nell'agosto 1937. Discute le differenze tra la logica formale e la logica dialettica.

 

Questi saggi rappresentano il contributo di Mao allo sviluppo del marxismo-leninismo, adattandolo al contesto cinese e fornendo una base teorica per le strategie rivoluzionarie adottate dal Partito Comunista Cinese durante quel periodo cruciale della storia cinese.

Mao parte da una critica della filosofia di Abram Moiseevič Deborin (1881-1963) filosofo marxista russo diventato bolscevico nel 1928, che nelle sue opere, in particolare  “Introduzione alla filosofia del materialismo dialettico" del 1916 e “Dialettica e scienze naturali" del 1929, concepiva la dialettica marxista come metodo universale che deve servire da guida nell'indagine della società, del pensiero e in particolar modo della natura. Mao considera questa impostazione astratta e dogmatica. Il suo riferimento costante, invece, è i “Quaderni filosofici” di Lenin (scritti tra il 1914 e il 1916 nell’esilio svizzero prevalentemente a Zurigo) cioè un approccio creativo e dinamico della teoria alla realtà sociale, che diventa il vero terreno d’indagine, la filosofia dialettica marxista come strumento epistemologico per individuare la prassi rivoluzionaria.

 

"Sulla pratica" e "Sulla contraddizione" sono dunque due dei saggi più influenti di Mao Zedong, scritti rispettivamente nel 1937.

“Sulla pratica” e “Sulla contraddizione” vengono considerati il lascito filosofico più significativo di Mao Ze Dong, perché articolano la sua visione del materialismo dialettico ed elaborano una teoretica marxista per il processo rivoluzionario comunista.


"Sulla pratica"

 

- Contesto: Il saggio esplora la teoria della conoscenza dal punto di vista del marxismo-leninismo. Mao scrive in un periodo in cui la Cina era alla ricerca di una strada per la rivoluzione sociale ed economica.

 

- Principali argomenti:

  - Origine della conoscenza: Mao afferma che tutta la conoscenza deriva dall'esperienza pratica. Sottolinea che l'apprendimento è un processo che inizia dal contatto diretto con la realtà materiale.

  - Teoria e Pratica: sottolinea l'interconnessione tra teoria e pratica. La teoria senza pratica è sterile, e la pratica senza una guida teorica è cieca.

  - Processo ciclico: Mao descrive il processo di acquisizione della conoscenza come ciclico: parte dalla pratica, si elabora in teoria, e poi si torna alla pratica con un maggior grado di coscienza e comprensione.

 

"Sulla contraddizione"

 

- Contesto: Questo saggio esplora la dialettica come metodo per comprendere il cambiamento sociale e politico, essendo anch'esso basato sul marxismo-leninismo.

 

- Principali argomenti:

  - Contraddizione universale: Mao postula che la contraddizione è una legge fondamentale della natura e della società. Ogni oggetto o fenomeno contiene al suo interno delle contraddizioni che ne determinano lo sviluppo.

  - Contraddizioni principali e non-principali: differenzia tra la "contraddizione principale" che determina il corso degli eventi e le "contraddizioni secondarie." Capire quale sia la contraddizione principale è essenziale per formulare strategie politiche efficienti.

  - Specificità della contraddizione: Mao insiste sul fatto che ogni contraddizione ha caratteristiche specifiche che variano a seconda del contesto, richiedendo un'analisi concreta per essere risolta.

 

Impatto e Significato

 

- Adattamento del marxismo: entrambi i saggi rappresentano un adattamento del marxismo al contesto cinese, dove Mao enfatizza l'importanza della pratica e l'esame delle condizioni locali nella rivoluzione comunista.

- Guida per l'azione rivoluzionaria: Mao non si limita alla teoria; le sue idee sono pensate come strumenti pratici per guidare l'azione rivoluzionaria. La sua enfasi sulle contraddizioni e sulla pratica ha influenzato le strategie del Partito Comunista Cinese.

- Influenza duratura: Le idee esposte in questi saggi hanno avuto un'influenza duratura non solo in Cina, ma anche su movimenti di liberazione in altri paesi, che hanno utilizzato e adattato la sua analisi alle loro specifiche condizioni.

Questi saggi esprimono un approccio dinamico alla teoria rivoluzionaria, includendo elementi di flessibilità e un'adattabilità alle specifiche condizioni reali, rendendoli un contributo chiave alla filosofia marxista e alla pratica rivoluzionaria.

 

la sintesi storica è da Jacques Guillermaz (1970)

Storia del Partito comunista cinese 1921/1949, Feltrinelli

in

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE FONTI MAOISMO CRITICO

 

a cura di Ferdinando Dubla



Mao Zedong and Jiang Qing Yan'an China 1936



Mao parla durante una riunione davanti a una casa grotta a Yen’an



Chairman Mao in 1940's



Maoismo critico è la pagina di supporto della rivista storica on line Lavoro Politico e di Subaltern studies Italia

martedì 16 settembre 2025

IL RURALISTA_ PENG PAI, "il re del movimento contadino" - (MAO)

 

La Cina e la rivoluzione 



Peng Pai (1896-1929)

  

Peng Pai è considerato il progenitore del movimento rivoluzionario contadino in Cina a causa del suo ruolo pionieristico nell'organizzazione dei contadini per resistere allo sfruttamento e migliorare le loro condizioni di vita. Nato nel 1896 nella provincia del Guangdong, Peng Pai proveniva da una famiglia di proprietari terrieri, ma sviluppò presto un forte senso di giustizia sociale e un impulso a difendere i più deboli.

Uno dei contributi più significativi di Peng Pai fu la fondazione dell'Unione dei Contadini di Hailufeng nel 1922. Questa organizzazione fu una delle prime del suo genere e servì da modello per futuri movimenti rivoluzionari tra i contadini cinesi. L'Unione non solo difendeva i diritti dei contadini, ma forniva anche educazione politica, creando una coscienza di classe tra le masse rurali e promuovendo l'idea di autodeterminazione.

Peng Pai è anche noto per la sua leadership durante il periodo delle Riforme Agrarie, dove supervisionò la ridistribuzione delle terre confiscate ai grandi proprietari a beneficio dei contadini poveri. Questo approccio radicale all'uguaglianza sociale e la capacità di mobilitare i contadini furono studiate e adottate da altri leader comunisti, incluso Mao Zedong, che lo definì "il re del movimento contadino".

Il suo lavoro ebbe un impatto significativo sull'impostazione della lotta politica di Mao Zedong. Mao si rese conto dell'enorme potenziale rivoluzionario dei contadini cinesi, che costituivano la maggioranza della popolazione. L'esperienza di Peng Pai influenzò il pensiero di Mao, portandolo a concentrare gli sforzi del Partito Comunista Cinese sulla mobilitazione delle masse rurali, piuttosto che sulla classe operaia urbana.

Peng Pai divenne quindi una figura ispiratrice e un precursore delle teorie di Mao sulla rivoluzione contadina, che furono applicate nella Guerriglia Rossa e, successivamente, nella Rivoluzione Cinese che portò alla fondazione della Repubblica Popolare Cinese nel 1949. La sua influenza non si riflette solo nelle politiche di Mao, ma anche nella strategia complessiva adottata dal Partito Comunista per attrarre e coinvolgere le masse contadine nei loro sforzi rivoluzionari.


IL LIBRO 



Peng Pai (1896-1929), figura di spicco della storia cinese, è conosciuto per il suo contributo al movimento contadino, come testimoniato dal suo libro "Agli albori della rivoluzione cinese: Il movimento contadino a Hai-Feng" edito da Feltrinelli nel 1974. Quest'opera descrive l'attivismo di Peng Pai e la sua leadership nella creazione del primo movimento contadino cinese nel 1923, il cui obiettivo era organizzare i contadini per combattere le ingiustizie sociali ed economiche del periodo, sostenendo i principi del Partito Comunista Cinese.

Traduzione da Wikipedia ENG biografia completa Peng Pai

Peng Pai (Cinese: 彭湃; pinyin: Péng Pài; 22 ottobre 1896 – 30 agosto 1929) fu un pioniere del movimento agrario cinese e un importante rivoluzionario nel Partito Comunista Cinese (PCC) durante i suoi primi anni. Nacque a Haifeng, nella provincia di Guangdong, in Cina. Peng Pai fu uno dei pochi intellettuali cinesi che, già nei primi anni 1920, comprese che il problema dei contadini e della terra rappresentava una delle questioni più critiche per la società cinese. Egli riteneva che il successo di qualsiasi rivoluzione in Cina dovesse basarsi sui contadini come fondamento. Dopo la sua morte, Peng fu lodato da Mao Zedong come "il re del movimento contadino".

Infanzia

Peng Pai nacque il 22 ottobre 1896 a Haifeng, nella provincia di Guangdong. Suo padre, Peng Xin, faceva parte di un'élite familiare di proprietari terrieri e mercanti di lingua Hokkien che affittavano terre a oltre 1.500 contadini. Sua madre, Zhou Feng, proveniva da una famiglia povera; fu venduta dai suoi genitori come concubina a Peng Xin quando aveva diciotto anni. Peng Pai era il secondo di tre figli avuti dalla coppia. I suoi fratelli, Peng Hanyuan e Peng Shu, si unirono successivamente al movimento rivoluzionario di Peng Pai a Haifeng, e tutti e tre persero la vita per questa causa, venendo onorati come \"Martiri Rivoluzionari\" dalla Repubblica Popolare Cinese.

Nel 1916, da studente presso la scuola superiore della contea di Haifeng, Peng Pai protestò contro il piano della nobiltà locale di costruire una statua per placare un funzionario ostile.

Studi in Giappone (1917–1921)

Peng Pai si recò in Giappone nel 1917 e cambiò il suo nome da Peng Hanyu. Studiò politica ed economia all'Università di Waseda a Tokyo. Lì assistette a diversi eventi storici del dopoguerra che cambiarono per sempre la Cina e le relazioni sino-giapponesi. Fu testimone delle Rivolte del Riso del 1918 in Giappone e fu influenzato dalla Rivoluzione d'Ottobre in Russia. Di conseguenza, Peng Pai si convertì da cristiano a socialista, credendo che solo una rivoluzione sociale, politica ed economica completa con la creazione di un sistema socialista avrebbe potuto garantire la sopravvivenza della Cina.

Commissario dell'educazione di Haifeng (1921–1922) 

Peng Pai terminò i suoi studi in Giappone e tornò a Haifeng nell'estate del 1921. In ottobre, fu nominato Commissario dell'Ufficio dell'Educazione della contea di Haifeng. Creò nuove scuole, revisionò i curricoli e reclutò giovani insegnanti e presidi con ideali pro-socialisti. Nel 1922, organizzò una parata in occasione della Festa dei Lavoratori, coinvolgendo i suoi studenti e \"molti ragazzi e ragazze di famiglie benestanti\".

Lancio e conduzione del movimento contadino (1922–1926) 

Nell'estate del 1922, Peng Pai fu rimosso dalla posizione di Commissario dell'Educazione a causa dell'organizzazione della parata del Primo Maggio. Subito dopo, lanciò e guidò il movimento rivoluzionario contadino a Haifeng. Promosse il socialismo editando un settimanale chiamato \"Red Heart Weekly\" (o \"Sincere Heart Weekly\") e utilizzando un grammofono per suonare musiche e canzoni al fine di radunare i contadini convincendoli a formare organizzazioni contadine. Per risvegliare politicamente i contadini e incoraggiarli a combattere per i propri diritti e liberarsi dalle ingiustizie sociali, Peng Pai bruciò pubblicamente tutti i titoli di proprietà delle sue terre ereditate e annunciò ai suoi contadini che le terre che stavano coltivando appartenevano d'ora in poi a loro. Grazie a tali sforzi insoliti e sinceri, riuscì a formare la prima Associazione Contadina a livello di contea in Cina, l'Associazione Contadina della contea di Haifeng. L'associazione lottò per affitti più bassi, guidò boicottaggi contro i proprietari terrieri e organizzò attività di welfare. Fu eletto Presidente dell'Associazione il giorno di Capodanno del 1923. A quel tempo, l'Associazione contava circa 20.000 famiglie membri, coprendo 100.000 persone, ovvero un quarto della popolazione dell'intera contea.

Nel 1924, Peng Pai divenne membro individuale del Kuomintang (KMT o Partito Nazionalista) e servì come Segretario del Dipartimento Contadino del Comitato Centrale del KMT, poiché l'Alleanza KMT-PCC era stata formata dal 1923. Il KMT, allora guidato da Sun Yat-sen, attuò politiche di \"alleanza con la Russia sovietica, cooperazione con i comunisti e assistenza ai movimenti contadini e operai\". Su idea e suggerimento di Peng Pai, il Comitato Centrale del KMT decise di istituire l'Istituto di Formazione per il Movimento Contadino (PMTI) per formare giovani idealisti che avrebbero poi educato le masse nella Cina rurale. Peng Pai fu direttore del 1° e 5° mandato del PMTI, mentre Mao Zedong fu direttore del 6° mandato. Peng Pai completò il suo famoso \"Rapporto sul Movimento Contadino di Haifeng\" lì e lo pubblicò in \"The Chinese Peasants\" nel 1926.

 

Il 12 aprile 1927, Chiang Kai-shek e la sua ala destra nel Kuomintang (KMT) lanciarono lo storico episodio della \"epurazione del partito\" o \"massacro di Shanghai del colpo di stato del 12 aprile\". Molti membri comunisti e di sinistra del KMT, insieme a decine di migliaia di persone sospettate di essere a favore del PCC, furono imprigionati o uccisi. Peng Pai fu eletto membro del Comitato Centrale del PCC al 5° Congresso Nazionale tenutosi a Wuhan tra aprile e maggio. Successivamente fu nominato membro del Comitato di Fronte del PCC guidato da Zhou Enlai per organizzare e dirigere l'Insurrezione di Nanchang, lanciata il 1° agosto di quell'anno. Fu eletto membro del Politburo del PCC alla riunione d'emergenza del 7 agosto del partito. Peng Pai tornò nel Guangdong seguendo le truppe dell'Insurrezione di Nanchang e stabilì il Soviet di Hailufeng dopo aver organizzato con successo e lanciato una rivolta armata nelle contee di Haifeng e Lufeng a metà novembre. Fu il Presidente del Soviet di Hailufeng, il primo Soviet nella storia cinese.

In risposta al \"Terrore Bianco\" lanciato il 12 aprile da Chiang Kai-shek e il KMT, il Soviet di Hailufeng mise in atto un \"Terrore Rosso\".

Nella primavera del 1928, meno di quattro mesi dopo la sua inaugurazione, il Soviet di Hailufeng fu schiacciato dalle truppe del KMT grazie alla loro schiacciante superiorità. Peng Pai lasciò il Guangdong per Shanghai seguendo la direttiva del Comitato Centrale del PCC.

Nel luglio 1928, al 6° Congresso Nazionale del PCC, Peng Pai fu eletto membro del Politburo e servì come Segretario del Comitato Centrale del Movimento Agrario e membro della Commissione Centrale degli Affari Militari del PCC.

Imprigionamento e morte 

Nel 1929, Peng Pai fu tradito dal suo segretario Bai Xin. Durante una riunione a Shanghai il 24 agosto, Peng, Yang Yin e altri tre leader del PCC furono arrestati dal KMT. Peng Pai rifiutò fermamente di rinnegare le sue convinzioni anche sotto tortura. Zhou Enlai, alla guida delle Unità Speciali Centrali del PCC, organizzò un'azione per cercare di salvare Peng Pai, ma fallì. Il 30 agosto, Peng Pai fu segretamente ucciso a Longhua, Shanghai, dal governo del KMT su ordine di Chiang Kai-shek. L'11 novembre, su ordine di Zhou Enlai, Chen Geng e Gu Shunzhang guidarono le Unità Speciali Centrali con il loro Squadrone Rosso per uccidere Bai Xin, il traditore di Peng, fuori dal suo rifugio segreto a Shanghai.

In memoria di Peng Pai e Yang Yin, il PCC diede il nome di \"Accademia Militare Peng-Yang dell'Esercito Rosso\" alla sua accademia militare.

 

 

IL SOVIET DI HAILUFENG



Il Soviet di Hailufeng fu una delle prime esperienze rivoluzionarie comuniste in Cina e rappresenta un importante capitolo della storia del movimento rivoluzionario cinese. Fu istituito da Peng Pai nella regione delle contee di Haifeng e Lufeng, nella provincia di Guangdong, durante un periodo di intensi conflitti tra il Partito Comunista Cinese (PCC) e il Kuomintang (KMT).



- Dopo l'Insurrezione di Nanchang nell'agosto del 1927, un evento chiave che segnò l'inizio della fase armata della rivoluzione cinese, Peng Pai guidò le forze comuniste nella creazione di un'ampia mobilitazione tra i contadini locali, culminando nella formazione del Soviet di Hailufeng. Questo fu il primo esempio di un governo sovietico locale in Cina, che applicava i principi socialisti e operava secondo una logica di autogoverno dei lavoratori e contadini.

Il Soviet di Hailufeng fu particolarmente conosciuto per le sue riforme agrarie radicali che prevedevano la redistribuzione delle terre ai contadini e la lotta contro lo sfruttamento dei proprietari terrieri. Il suo successo iniziale dimostrò il potenziale delle strategie rivoluzionarie del PCC, incentrate sulla mobilitazione delle masse rurali.

Tuttavia, di fronte allo \"schiacciante\" predominio militare del KMT, il Soviet di Hailufeng ebbe vita breve e fu distrutto entro pochi mesi dalla sua istituzione nel 1928. Nonostante la sua rapida caduta, il Soviet di Hailufeng rimase un precursore della futura struttura politica della Repubblica Popolare Cinese e un simbolo di resistenza e innovazione nel contesto del movimento comunista cinese.

Queste esperienze servirono da lezione e ispirazione per le successive fasi della rivoluzione, contribuendo a plasmare le strategie del PCC nella lunga lotta per il potere in Cina.

 

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in questo blog:

Le Repubbliche sovietiche in Cina (1931-1937)

 

MA NON E' UN PRANZO DI GALA - Gramsci e Mao sul concetto di rivoluzione

 

Ogni lunga marcia comincia con un piccolo passo: il primo passo di Chu Teh



venerdì 12 settembre 2025

EDIT MAOISMO CRITICO

 

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Edit.:

Non è tempo di liturgie, di culti della personalità, di schematismi politici. Forse non lo è mai stato, una chiave caricaturale in formule e riti di una grande personalità della storia e rivoluzionario, statista e filosofo comunista. Senza dogmatismi, fu  Ranajit Guha, il fondatore dei Subaltern studies, a studiare il “maoismo” delle rivolte contadine dell’Asia meridionale come architrave politico-ideale di una civiltà rurale di subalterni in cerca della voce della storia.

È il tempo dello studio critico e della ricerca, anche per trovare la strada che, tra Oriente ed Occidente, porta alla trasformazione rivoluzionaria. E infatti lo stesso Guha la trova anche in Gramsci. Non è una ricerca neutra, non è spazio accademico (o solo accademico), ma analisi per il presente. Che vede l’emersione di un grande paese, la Cina, che non sarebbe quella che è oggi senza la costruzione maoista.

 

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Cinese:

在不是行礼、崇拜个人崇拜和政治框架的代。或都不这样,以公式和式来史上大的人物,一个革命家、政治家和共哲学家。没有教条主Ranajit Guha, “部属研究(Subaltern Studies)始人研究了南亚农民起中的毛主”,是一个史声音的村底文明的理想政治框架。在是行批判研究和探索的西方之间带来革命性转变的道路。而事Guha也在Gramsci中找到了路径。不是一中立的研究不是一个学仅仅是学的空而是当下的分析。它见证了一个大国的崛起中国没有毛主的建它将不是今天的子。

批判的毛主是在线历志《政治劳动》和意大利部属研究的支持——迪南多·杜布拉, 哲学史学家和独立研究

 

Hindi:

यह समय अनुष्ठानों, व्यक्तित्व पूजा और राजनीतिक ढांचों का नहीं है। शायद यह कभी भी नहीं था, एक महान व्यक्तित्व, एक क्रांतिकारी, राजनीतिज्ञ और साम्यवादी दार्शनिक का सूत्रों और रीति-रिवाजों में कार्टूनिश दृष्टिकोण नहीं है। बिना किसी कट्टरपंथ के, यह रणजीत गूहा थे, जिन्होंने सबाल्टर्न स्टडीज के संस्थापक, “माओवाद का अध्ययन किया, जो कि दक्षिण एशियाई किसान विद्रोहों की राजनीतिक-आदर्श नींव के रूप में, एक निम्नवर्गीय संगठित ग्रामीण सभ्यता जो इतिहास की आवाज खोज रही थी। यह आलोचनात्मक अध्ययन और अनुसंधान का समय है, पूर्व और पश्चिम के बीच वे रास्ते खोजने हेतु जो क्रांतिकारी परिवर्तन की ओर ले जाते हैं। यह अन्वेषण तो तटस्थ है, ही महज अकादमिक, बल्कि वर्तमान के लिए एक विश्लेषण है। जो एक महान राष्ट्र के उदय को देखता है, चीन, जो कि माओवादी निर्माण के बिना आज का नहीं होता।

सामाजिक माओवाद ऑनलाइन ऐतिहासिक पत्रिकाराजनैतिक काम और सबाल्टर्न स्टडीज इटली का समर्थन पृष्ठ है - फर्डिनेंडो डब्ला, दार्शनिक इतिहासकार और स्वतंत्र शोधकर्ता

 

Inglese:

This is not a time for liturgies, personality cults, or political schematisms. Perhaps it never was, a caricatural key in formulas and rites for a great personality in history, revolutionary, statesman, and communist philosopher. Without dogmatism, it was Ranajit Guha, the founder of Subaltern Studies, who studied the “Maoism” of South Asian peasant revolts as the political-ideal framework of a rural subaltern civilization seeking the voice of history. It is a time for critical study and research, even to find the path that leads to revolutionary transformation between East and West. Indeed, Guha also finds this path in Gramsci. It is not a neutral search, not merely an academic space, but an analysis for the present. It witnesses the emergence of a great country, China, which would not be what it is today without Maoist construction.

 

Critical Maoism is the support page of the online historical magazine Lavoro Politico and of Subaltern Studies Italia - Ferdinando Dubla, philosopher historian and independent researcher 



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