Subaltern studies Italia

L’analisi e la classe - a cura di Ferdinando Dubla

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domenica 6 marzo 2022

LE CENERI DI PIER PAOLO

 

100 ANNI

 

In vita non era così amato come in morte, un intellettuale artista ’polimaterico’ pluridisciplinare, mai allineato, spietato con la classe piccolo-borghese, di cui detestava l’ipocrisia e quello che successivamente sarà chiamato il ‘politicamente corretto’. Sapeva guardare lontano, forse troppo, come tutti i visionari. Intersecava i piani, letterario, estetico, cinematografico, iconico, psicologico, sociologico: per questo i critici ne scelgono una parte, a volte si divertono a contrapporle. Chi non ama il Pasolini dei romanzi sulle borgate, ad es., dà i voti al Pasolini degli anni ‘50, quello anche delle ceneri di Gramsci, un capolavoro assoluto. È il Pasolini ’subalternist’, che avrà nel film ”Accattone” nel 1961 il suo apice, che costituirà anche il suo esordio alla regia. Lo indichiamo ai giovani, che non lo hanno avuto come noi affianco e insieme: Pier Paolo è un vostro/nostro compagno di strada. / fe.d.

-Ricordiamo il Pasolini ‘subalternist’. Dell’intellettuale ‘organico’ alle classi subalterne aveva la responsabilità sociale, lo sviluppo del senso critico, la tensione partecipativa che lo spingeva oltre la pagina (Eraldo Affinati), la commozione poetica dinanzi alle “ceneri di Gramsci”, un capolavoro della letteratura del Novecento.

/Subaltern studies Italia/

 

in questo blog:

- dove scri­ve­rebbe oggi Pier Paolo Paso­lini? Allora poteva sfer­rare attac­chi ad alzo zero con­tro i potenti dalla prima pagina del prin­ci­pale quo­ti­diano ita­liano che già da due anni ospi­tava le sue inau­dite pro­vo­ca­zioni. Lì poteva dirsi orgo­glio­sa­mente comu­ni­sta. E pra­ti­care la libertà dell’intellettuale senza riguardi per diplo­mazie e opportunità. Alberto Burgio,


Se ieri Pasolini, oggi…, http://ferdinandodubla.blogspot.com/2014/11/se-ieri-pasolini-oggi.html

 

- L’espressione “mutazione antropologica” è di Pier Paolo Pasolini, e, come categoria interpretativa, appartiene al piano filosofico, esistenziale e antropologico. Ciò che può cogliersi dall’officina poetica e politica pasoliniana, è che la critica alla società borghese deve cogliere l’onnipervasita’ dei suoi dis/valori in crisi di legittimità, non solo in termini di classe, perché concernono una modificazione della natura umana permanente, sebbene questa trasformazione avvenga in senso culturale. MUTAZIONI PASOLINIANE e strumenti analitici per un cambio di “paradigma“, (Ferdinando Dubla, Edgar Morin, Federico Sollazzo) - 

http://ferdinandodubla.blogspot.com/2020/09/mutazioni-pasoliniane-e-strumenti.html

 

- La trasformazione dell’essere umano da naturale ad artificiale, nella crisi apocalittica della perdita di senso del suo rapporto con la natura, che dunque cambia la sua natura interna. PASOLINI, DE MARTINO e LA FINE DEL MONDO, di Daniele Balicco, presentazione Fe.Dubla

http://ferdinandodubla.blogspot.com/2020/11/pasolini-de-martino-e-la-fine-del-mondo.html

 

- PP Pasolini, la critica all'egemonia della borghesia e all'omologazione ideologica, di Lucio Garofalo

http://ferdinandodubla.blogspot.com/2020/11/pp-pasolini-la-critica-allegemonia.htmlInizio modulo

 

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Nella storia c'è sia la natura sia la cultura dell'essere umano, strettamente intrecciate tra loro. La luce, dunque, per Pasolini, è solo della cultura ed è dentro di noi, nella rinuncia alle false consolazioni.

 

non padre, ma umile

fratello - già con la tua magra mano

delineavi l'ideale che illumina

(ma non per noi: tu morto, e noi

morti ugualmente, con te, nell'umido

giardino) questo silenzio. Non puoi,

lo vedi?, che riposare in questo sito

estraneo, ancora confinato.

 

 

«Mi chiederai tu, morto disadorno,

d'abbandonare questa disperata

passione di essere nel mondo?»

 

Pier Paolo Pasolini, Le ceneri di Gramsci, 1957






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